Operatori turistici. Come ripartire (e far ripartire i tuoi clienti) dopo la crisi

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Settore turismo e covid - come ripartire - Mama industry

Crisi pandemica e turismo, ripartire dopo il covid.

Per l’industria del turismo il 2021 probabilmente si chiuderà in rosso come lo è stato per il 2020; cultura e turismo sono infatti i settori più penalizzati dalle regole del distanziamento sociale.

Nonostante la potente arma del vaccino, la battaglia contro il covid va avanti puntando sulla strategia finora adottata, quella delle restrizioni della vita sociale e le limitazioni degli spostamenti. 

Un duro colpo per il turismo e per l’economia italiana visto che conta circa un milione di posti di lavoro e contribuisce al 13% del PIL nazionale.

 

Analisi della situazione turistica:

  • La pandemia ha annullato la domanda e messo a terra tutto il compartimento.
  • Finché il covid sarà altamente contagioso il turismo sarà bloccato.
  • Si tornerà a viaggiare. Ma non sappiamo quando.

La storia ci dimostra come dopo ogni crisi, ci sia una rinascita. 

Abbiamo vissuto la crisi derivante dalla prima guerra del Golfo del 1990, quella delle Torri gemelle del 2001, quella finanziaria del 2008-2012.

Ma ogni volta il turismo è ripartito con una forte impennata.

Le persone hanno bisogno di viaggiare, e dopo le restrizioni da corona virus, questo desiderio di libertà, di evasione, di spostarsi sarà ancora più grande; come dichiarato dal ministro Franceschini: “In altri settori la ripresa sarà più lenta, ma nel nostro sarà impetuosa e veloce.”

 

Crisi del turismo e covid: fallimento o opportunità?

Dipende da come l’affronti. 

Corsi e ricorsi storici ci hanno insegnato che le crisi possono trasformarsi in opportunità di crescita e cambiamento. 

Gettare la spugna o rimboccarsi le maniche cercando nuove soluzioni?

 

Cerchiamo di capirlo insieme

Iniziamo da un dato di fatto, non stai lavorando e non sai quando il turismo riprenderà.

Abbiamo due certezze: la crisi che stiamo vivendo e la ripartenza futura. 

Cosa c’è nel mezzo? E’ proprio qui che ti devi concentrare per fare la differenza. 

Puoi cercare di sopravvivere e resistere con i ristori messi a disposizione dallo stato, mettendo i dipendenti in cassa integrazione, e usufruendo degli sgravi fiscali o dei bonus affitto.

Utili sostegni che in alcuni casi non possono arrestare il fallimento, e comunque non possono portare al progresso. 

Il vero sostegno del tuo lavoro sei tu. Devi prepararti oggi per essere pronto domani.

Attivati. Come?

Giocando di anticipo, che turismo sarà dopo la crisi?

 

turismo e covid la stategia per far ripartire gli affari - Mama industry

 

Come cambierà il turismo post covid?

Sicuramente sarà diverso da come lo abbiamo lasciato; il covid rappresenta un confine tra passato e futuro. 

Molto del turismo che ci aspetta è intuibile dalle linee guida del Recovery fund, che non sarà un mero risarcimento alle perdite, ma uno strumento per rilanciare l’economia turistica, renderla più moderna e adeguata alle sfide future. 

Solo 3 miliardi del recovery plan saranno destinati (sembra) a turismo e cultura, ma il ministro placa le polemiche, osservando come i fondi dati ad altri settori come quello delle infrastrutture siano indirettamente legati al turismo.

Bisogna leggere il tutto in un’ottica trasversale.

 

Il Recovery fund e quindi la politica del turismo punterà su alcuni aspetti:

  • Riqualificazione delle strutture ricettive e dell’offerta alberghiera;
  • Infrastrutture;
  • Valorizzazione dell’Italia minore, i borghi, centri storici, aree interne rurali; 
  • Promozione che deve puntare sull’accoglienza e sicurezza;
  • Formazione turistica professionale;
  • Digitalizzazione del patrimonio culturale (archivi e cataloghi informatizzati);
  • Decontribuzione lavoratori turismo;
  • Investimenti per il turismo. Digitalizzazione e ammodernamento agenzie di viaggio e tour operator.

Il post covid può essere un importante punto e a capo per il turismo italiano.

Puntare sulla grande bellezza, sul gioiello Italia che potrà essere finalmente gestito, organizzato, valorizzato e sponsorizzato in maniera corretta. 

E perchè no, reinventare l’Italia affidandogli ruoli nuovi: “Il paese dove venire a vivere”.

Ci sono in merito idee di campagne verso i lavoratori smart di tutto il mondo, che potrebbero decidere di godere della nostre bellezze, sfruttando anche i vantaggi del clima e della cucina.

 

Il viaggiatore del futuro. Nuovi bisogni e desideri nel turismo

Ecco i segni particolari nel passaporto del turista del futuro prossimo:

  • Desiderio di vacanza. 

Soprattutto dopo le condizioni di isolamento e del blocco della mobilità.

  • Turismo interno/turismo di prossimità.

Scelta soprattutto iniziale di destinazioni più vicine considerate più sicure.

  • Sicurezza come priorità assoluta. 

Importante avere messaggi rassicuranti. Condizioni di massima sicurezza soprattutto per la salute.

  • Attenzione al risparmio

Servizi essenziali, e durata media del soggiorno più breve, attenzione ad una politica di sconto. 

  • Flessibilità nei pagamenti.

Poter partire all’ultimo, saldare in prossimità del viaggio, previsti rimborsi.

  • Sostenibilità. 

Attenzione all’ambiente e una fruizione eco-sostenibile. Rispetto dei territori e delle comunità locali.

Per una valida strategia di marketing questi punti sono da tenere in considerazione. Inoltre si dovrà scommettere non tanto sulla meta ma sul turista stesso. 

Mettere al centro la persona, il viaggiatore e i suoi bisogni ed esigenze.

Creare la cosiddetta customer experience, un’esperienza emotiva che parte dalla scelta della meta alla fruizione, e quindi al viaggio, fino alla sensazione finale del rientro a casa; dove si torna con un bagaglio non solo fisico, ma anche un bagaglio ricco di esperienza, ricordi ed emozioni.

Quindi l’organizzazione diventa importante quanto il viaggio stesso. 

 

emergenza covid e settore turismo - come superare la crisi - Mama industry

 

Focus per una ripresa post covid degli operatori del settore turismo

Dovrai agire tenendo conto del nuovo concetto di viaggio.

Devi adeguarti all’imminente cambiamento. Pensa differentemente. Analizza la situazione attuale, cerca di prevedere quella futura e preparati, studia, osserva.

Lasciati guidare dalla tua esperienza, ma comincia a ragionare in modo innovativo. 

Proponi un’offerta diversa. Crea ora la tua strategia per sopravvivere domani. 

 

Focalizzati su:

  • Servizi e contenuti innovativi. 

Cerca di essere proattivo, di anticipare i bisogni dei tuoi utenti, di creare un’offerta tempestiva, un’offerta nuova. Forse ti troverai di fronte a scelte coraggiose, come abbandonare la vetrina per diventare uno studio di consulenza turistica. Ma la fortuna aiuta gli audaci.

  • Brand awareness. 

Costruisci e consolida la tua immagine, ma donagli un’identità moderna, cerca di apparire sicuro, affidabile e proiettato all’ecosostenibilità e all’innovazione.

Se vuoi approfondire questi temi abbiamo realizzato una mini guida gratuita che potrà ispirare il tuo restart.

 

  • Fondi e agevolazioni.

Cerca di trovare fondi e finanziamenti anche a fondo perduto, che non mancheranno in vista del Recovery fund, e che ti consentiranno di finanziare il tuo nuovo progetto di ripartenza. 

 

Se hai bisogno di essere affiancato, supportato e indirizzato in questo ambito contattaci.

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