Non vendere un prodotto ma un’emozione. Innovazione pop e metodo delle 5C

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innovazione pop -il modello delle 5C - Mama Industry

Innovazione pop: lezioni di metodo

Il concetto di innovazione (e di innovazione pop) è strettamente legato all’avere successo sul mercato.

Fare innovazione oggi, non è soltanto ideare un nuovo prodotto/servizio, è soprattutto una questione di metodo; e purtroppo la maggior parte dei piccoli imprenditori non conosce questo metodo.

Sei anche tu un imprenditore con tante idee, ma che trova molte difficoltà sul mercato? Continua a leggere per capire come cambiare metodo.

L’innovazione generalmente è legata a grandi imprese, a ricche tecnologie e a grandi competenze.

Le piccole imprese non avranno gli stessi soldi e le stesse competenze, ma hanno volontà e cuore, occorre solo dare loro gli strumenti giusti per essere innovativi.

E noi vogliamo fornire questi strumenti attraverso l’Innovazione Pop, usando un linguaggio semplice e popolare per spiegare il metodo dei grandi ai piccoli.

Il nostro obiettivo, difficile e ambizioso, è quello di rendere l’innovazione accessibile a tutti. Ci piace pensare in grande e credere che l’innovazione pop possa aiutare le piccole imprese a non cedere, a riprendersi e ad iniziare una nuova vita sul mercato.

Di esempi visionari che hanno cambiato il corso delle cose ce ne sono molti, per questo non ci arrendiamo.

 

Nel 1985 Tony Ryan fondò la sua compagnia aerea, realizzando il suo desiderio di riuscire a far volare tutti, e non solo una specifica classe sociale con una certa disponibilità economica.

 

Anche noi in qualche modo vogliamo far volare, anzi decollare la piccola impresa condividendo un metodo, e la chiave di accesso all’innovazione.

 

Innovazione pop e metodo delle 5C

Nel contesto socio-economico in cui viviamo c’è bisogno di un metodo pratico di progettazione, che nasce dall’esigenza di stare al passo coi tempi e in linea col mercato.

Un mercato cambiato rispetto al passato e in continua trasformazione, dove molte imprese fanno fatica ad emergere e molte addirittura a sopravvivere.

Giocando tra Innovazione Pop e Pop Art, introduciamo il modello delle 5C, un nuovo metodo di progettazione, ideato da Mama Industry, che potrebbe essere un valido supporto per le piccole imprese.

 

Pop Art: il prodotto al centro

Nel ‘900 si progettava partendo dall’idea e poi la si vendeva con la pubblicità. Si partiva dal prodotto e attraverso un bombardamento pubblicitario si convincevano le persone ad acquistarlo. Nasce così il consumismo.

La Pop Art rappresenta la società del consumismo: nasce dalla fusione dell’arte con la pubblicità invasiva dei mezzi di comunicazione; al centro c’è il prodotto commerciale che viene sponsorizzato su larga scala.  

 

innovazione pop - mama industry

 

In “100 cans”, opera di Andy Warhol, l’artista che rappresenta al meglio la Pop Art, vengono rappresentate 100 lattine diverse di minestra; l’arte si trasforma in un prodotto realizzato in serie, in modo industriale. Da qui il suo concetto: l’arte va “consumata”, come una zuppa di fagioli, un televisore o un abito costoso.

Un’arte figlia del consumismo che rappresentava quindi quel determinato periodo storico, gli anni 50 del ‘900 negli Stati Uniti.

 

Il prodotto al centro del mercato anche in Italia

Anche l’Italia seppur in ritardo rispetto agli Stati Uniti, è stata invasa dalla cultura del consumismo e dalla stessa logica di progettazione che partiva dal prodotto.

Se avessimo avuto un Andy Warhol “de’ Noantri”,  si sarebbe fatto ispirare dalla pasta, dalla pizza, dal caffè e dagli oggetti del Made in Italy.

E noi come popolo di inventori gli avremmo fornito un ampio repertorio al quale attingere.

 

innovazione pop -mama industry

 

In “One dollar Bills”, sempre Warhol, riproduce il dollaro americano e quindi si fa portavoce di un concetto sempre legato al consumismo: “Comprare è molto più americano di pensare, e io sono molto americano.”

Il salario era visto come un mezzo per spendere.

Si lavorava per raggiungere un fine: comprare cose.

 

Innovazione pop: il modello delle 5C e il cliente al centro

Ora le cose sono cambiate. Il mercato e le sue priorità sono cambiate.

Ora al centro c’è il cliente e i suoi bisogni, problemi e desideri.

Nella progettazione di un nuovo prodotto/servizio si parte proprio da qui, dal problema e non dalla soluzione.

Si cerca di creare il percorso emotivo dell’utente, dal desiderio di acquisto, all’acquisto e fruizione, fino al dopo e al successivo riacquisto.

Un’esperienza emotiva che attraverso il prodotto/servizio riesce a soddisfare i bisogni della persona, risolvere il suo problema o esaudire il suo desiderio.

Il prodotto/servizio è quindi un mezzo per raggiungere il fine.

 

Innovazione pop: soddisfare i bisogni dei clienti

Se Andy Warhol avesse dovuto rappresentare questo nuovo concetto con un linguaggio popolare, al posto dei soldi per indicare il lavoro, forse avrebbe disegnato l’indipendenza economica, che per esempio per molte donne ha coinciso con la propria emancipazione, o ancora, il sentirsi utili per la società, sentirsi apprezzati, sentirsi parte di un progetto, l’essere appagati.

Invece del barattolo di zuppa (che rappresentava un comune pranzo dell’epoca) avrebbe rappresentato il piacere di stare a tavola e della convivialità, l’attenzione alla propria salute e quindi il mangiare sano, oppure l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità e quindi il mangiare bio.

La zuppa sarebbe stato un mezzo in questo percorso emotivo per raggiungere un fine.

Avrebbe dovuto rappresentare il significato che sta dietro a quel prodotto, quale desiderio aiuta ad esaudire, quale problema risolve, come ci si sente dopo averlo usato.

Avrebbe dovuto metterci i sentimenti.

Se vuoi approfondire il Modello delle 5C leggi tutti gli articoli dedicati

 

L’innovazione pop è il nostro approccio per portare l’innovazione delle grandi aziende alla portata delle PMI e delle micro imprese.

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