Il continuo aggiornamento, inteso anche come cambiamento propenso all’innovazione rende competitiva un’azienda.
Esiste infatti un parallelismo tra innovazione e produttività. Ma non tutti gli imprenditori ne sono consapevoli, si dovrebbe auspicare una “innovation awareness”, promuovendo le opportunità che i nostri progetti offrono alle aziende, non solo come valore aggiunto ma anche come opportunità di ottenere agevolazioni finanziarie e credito d’imposta. Ne parliamo con Paola Biggio, account manager di Mama Industry.
In base alla tua esperienza di primo contatto con i piccoli imprenditori qual è la mentalità più diffusa? Sono disposti ad “investire” in innovazione?
Gli imprenditori con cui abbiamo a che fare sono oberati da questioni ordinarie e pratiche, sono costantemente messi alla prova dai continui cambiamenti del mercato, basti pensare a quanto massivamente abbiano inciso, e in un lasso di tempo molto ridotto, grandi sconvolgimenti a cui è stato sottoposto il mercato ultimamente (pandemia, crisi energetica, guerra etc). L’imprenditore ha quindi come obiettivo finale quello di ‘ sopravvivere’, di pagare gli stipendi e di concentrarsi su tutte le incombenze improcrastinabili. E’ quindi importante, ma altrettanto difficile, renderlo consapevole che per rimanere “a galla”, proprio perché i cambiamenti sono così repentini e inaspettati, è necessario sviluppare quella resilienza che lo porti a diversificare il suo business, a non rimanere ancorato a vecchi schemi, sperimentando invece nuovi mercati o lanciando progetti innovativi. E capire che anche quello che sembra l’ennesimo sforzo, in realtà potrebbe essere proprio l’ancora di salvezza per l’imprenditore e per l’azienda. Insomma bisogna fargli capire che bisogna avere il coraggio, il coraggio di cambiare, di mettere in discussione ciò che ha sempre funzionato finora, ma che probabilmente in futuro non funzionerà.
Di contro quali sono i piccoli imprenditori più propensi ad un cambiamento e all’innovazione?
E’ una questione di background personale e professionale, ma anche di attitudine, di apertura, di forma mentis. Ho conosciuto imprenditori più lungimiranti e aperti all’innovazione indipendentemente dal contesto aziendale, sia in aziende tradizionali, che in aziende più smart e innovative.
Gli imprenditori più illuminati sono quelli che per cultura personale e professionale escono dagli schemi a cui sono abituati e abbandonano la propria zona di comfort, guardando al futuro con occhi lungimiranti.
Come riesci a convincere gli scettici sull’importanza di un cambiamento?
Quello che dobbiamo far capire al cliente sono i punti di forza e debolezza della sua realtà aziendale di cui spesso è solo in parte consapevole o, nel peggiore dei casi, non lo è affatto. Facciamo un’attenta analisi pre-sales prima ancora di incontrarlo, studiando la sua realtà aziendale: bilanci, visure, informazioni on line, sui social etc.
Poi, durante le consulenze, approfondiamo e cerchiamo di tirare fuori dall’imprenditore stesso le criticità e anche i punti di forza dell’azienda, mettendole sul piatto, con un occhio imparziale e non coinvolto, cercando di orientarlo verso un percorso di consapevolezza. E quando il cliente si rende conto di dove può migliorare con il nostro aiuto e che diversamente non potrebbe più riuscirci da solo, a quel punto si affida. Noi diventiamo il suo ufficio di ricerca e sviluppo in outsourcing, aiutandolo a 360 gradi a sviluppare il suo progetto, con unità operative dedicate (Ufficio Consulenza e Innovazione, Ufficio Bandi, R&S, Ufficio Risorse Umane etc). L’imprenditore non è più solo, ha a disposizione dei Team verticali altamente specializzati e dedicati e con dei costi consulenziali assolutamente accessibili e sostenibili.
Qual è ad oggi il cliente che ti ha dato maggiori soddisfazioni?
C’è un cliente che sta realizzando con noi una piattaforma altamente tecnologica e innovativa, con sistemi di I.A. Ha già vinto tre Bandi con noi e sta progredendo nello sviluppo del progetto che diversamente avrebbe probabilmente accantonato o realizzato in maniera parziale e superficiale. Il nostro valore aggiunto è proprio quello di unire alla parte consulenziale strategica e progettuale, tutti gli strumenti di finanza agevolata che poi ci consentono di metterlo a terra, permettendo anche ai piccoli imprenditori di realizzare progetti più complessi e onerosi, difficilmente gestibili in autonomia.
Se dovessi spiegare in poche parole perché il tuo lavoro di proposta di cambiamento e innovazione è così importante per le aziende del futuro come lo racconteresti?
Credo che il cambiamento dato dall’innovazione non sia il futuro, ma il presente. Chi rimane fermo purtroppo verrà escluso dai cambiamenti repentini del mercato già oggi. Perciò inviterei tutti gli imprenditori a fare questa riflessione e a cercare di elaborare la loro proposta di innovazione, come forma di investimento.
